
21 Ott Mugello – Chiassosa e vivace: la gallina mugellese
Nelle campagne del Mugello padroneggia la gallina mugellese. Chiassosa e vivace, predisposta alla cova, e si prendono cura delle uova anche di anatre o fagiani. Lo sapevate che le galline e i galletti mugellesi nani arrivarono in Italia dall’Asia? Ebbene secondo studi storici, arrivarono dall’incrocio di razze locali come la Brahma, la Cocincina e la Langshan e le razze mediterranee. L’Asia è considerata il territorio centrale d’origine da cui si diffuse il pollo come volatile nel resto del mondo. Il termine asiatico Bantam, usato per indicare il pollame nano, indicava il porto presso cui gli inglesi commerciavano questa razza come prodotto da allevamento. In Italia, ben cinque anni fa, la FIAV (Federazione Italiana Associazioni Avicole) ha iniziato il recupero della razza mugellese sostenendo l’importanza della biodiversità avicola, in quanto patrimonio culturale e territoriale. Tale riconoscimento è avvenuto in occasione dei 24° Campionato Italiano di Avicoltura. Così “la gallina Mugellese è stata definitivamente riconosciuta come razza, per la categoria di colorazione “dorato frumento”, mentre si stava ancora procedendo per il riconoscimento della colorazione di tipo “selvatico oro”; ad oggi, per questa razza, sono descritte ed ammesse le due colorazioni: sia dorato frumento che selvatico oro”. Durante il periodo della cova, le uova deposte sono piccole, biancastre e numerose. L’allevamento è abbastanza semplice. Serve: un posatoio dove andranno ad appollaiarsi per riposare; un nido collettivo, cioè dove vanno a depositare le uova; una mangiatoia per il becchime; una rastrelliera; un abbeveratotio per l’acqua. E, ovviamente, un cortile aperto per permettere alle galline di scorrazzare. Una volta raggiunti i quattro mesi di età, le galline inizieranno a deporre le uova. Per favorire la cova, è necessario che il nido collettivo sia ricoperto di paglia o fieno.