
01 Dic Un prodotto per il cesto di Natale? Un barattolo di miele
Avete pensato alle confezioni natalizie? Cosa ci si può mettere nel cesto da regalare ad amici o colleghi di lavoro? Anche un buon barattolo di miele. Nel Mugello si producono soprattutto tre tipi di miele. Miele di Acacia: ha un sapore dolce e un profumo molto fine e persistente. Ricorda il profumo dei fiori e della vaniglia. Il miele di Castagno: la presenza di tanti castagneti da frutto (tra cui il pregiato marrone IGP Mugello) favorisce la produzione del miele di castagno che ha consistenza piuttosto liquida ed è di colore marrone-ambrato, brillante. È un miele non eccessivamente dolce. Il miele Millefiori: proviene da molte specie floreali e racchiude in sé i pregi dei numerosi nettari da cui deriva. Ha consistenza fluida e granulosa, sapore dolciastro con retrogusto amarognolo. Il miele è un ingrediente fondamentale per la nostra alimentazione e il nostro benessere. E il Mugello e l’Alto Mugello rappresentano un buon territorio per la produzione di miele. Anche se ci sono pochi grandi produttori. Invece ci sono molti più amatori o aziende agrituristiche che ne producono quantità minori. Alcuni mieli sono adatti ad accompagnare anche piatti salati, come il ragù di carne, smorzando sapori forti con la sua dolcezza. L’abbinamento formaggio e miele è uno dei più apprezzati, dolce e salato che si contrastano ed esaltano a vicenda. Bisogna tener presente che per abbinare il miele al formaggio si deve considerare la stagionatura del formaggio. Perché più cresce l’intensità dei sapori con la stagionatura, più il miele dovrà essere aromatico.
Come e dove si produce? L’Unione Montana dei Comuni del Mugello ricorda che “l’azienda esegue tutte le operazioni, dall’allevamento delle api all’estrazione e confezionamento del miele. Le famiglie di api vengono allevate in arnie di legno e pascolano in un ambito territoriale che si estende per circa tre chilometri intorno alle arnie. Di norma sono autosufficienti, ma in periodi primaverili particolarmente freddi e piovosi si integra la loro alimentazione con miele o sciroppo di acqua e zucchero. Al fine di prevenire la varrosi e altre patologie s’interviene con prodotti specifici al termine della stagione produttiva e in inverno. I melari vengono estratti dalle arnie e trasportati nel laboratorio, dove si procede alla disopercolatura dei telaini e alla smielatura tramite centrifugazione. Il miele viene dunque filtrato, disposto in recipienti di acciaio (maturatori) e lasciato decantare per 15 giorni al fine di far emergere in superficie tutte le impurità e le bolle d’aria che vengono poi eliminate tramite schiumatura. In alcuni casi può essere necessario ripetere la filtrazione. Il miele viene infine invasettato manualmente o con apposite macchine in contenitori di vetro”.